giovedì 30 giugno 2011

Piersugo Ughi 5 Insalata di Pollo


Insalata di Pollo
Signori e signore, sono PierSugo Ughi
Scheda: Piersugo Ughi è chef di fama internazionale è l’autore di “Arzilla e broccoli e altre stranezze” best seller 2002, chef del rinomato “ Nando er bujaccaro”, docente del corso di marketing del Saor alla Ca'Foscari di Venezia. Piersugo: troppe volte abbiamo visto in televisione quelle pietanze complesse e difficili che molti si chiedono “riuscirei mai a farle ?”, bene da oggi seguendo le mie lezioni di cucina base saprete ben presto servire una lauta cena ai vostri amici senza tremare e senza indugi.
La lezione di oggi è “come si prepara una insalata di pollo”.

L'insalata di pollo nella storia : l’uomo vive grazie all'insalata di pollo , fu Amurabi nel ottavo secolo Avanti Cristo a redarre la prima ricetta dell'insalata di pollo. Scoperto nella preistoria forse attraverso l’osservazione di due filosofi a passaggio, lascia agli storici una domanda fondamentale la maionese si gira battendo in senso orario o antiorario ?” Nella cultura paleo cristiana il pollo era sacro (immagini del tempio di Vesta a Roma) era sempre servito ai banchetti degli imperatori preparata da alcune vestali nude, etc.
Piersugo: Per fare una buona insalata di pollo occorre: il fuoco (piccolo riepilogo di cos'è il fuoco), l’acqua fresca, un boiler, una casseruola, uno spiedo, una serpentina per distillatori, una pinza, un scortichino, un coltello di ceramica, uno straccio. La lancia termica, una forchetta di argento Napoli 1880 o Valadier, un pentolino, un pentolaccio, una centrifuga per insalata tre canovacci di cotone spesso o lino, una pala, un piccone, una motosega, un sacco di carbone, un catino, un fucile di precisione, una mannaia, una paletta e un secchio per l'immondizia, un litro di olio buono, sale qb, oppure una carta di credito valida.
P. prendete un mezzo di locomozione andate al mercato e comprate un ciospo di insalata. Salvo non vogliate usare le piante del vostro giardini o se vi fidate compratela in un normale negozio di alimentari. Quindi trovate un pollo. Guardatelo negli occhi, passate tre quattro giorni con lui fategli compagnia guadagnate la sua fiducia. Una sera quando meno se lo aspetta attorno alle cinque di pomeriggio, quando sono più stanchi, prendetelo per le zampe e sollevatelo su di un ciocco di legno mentre con la mannaia gli tagliate il collo, con un colpo secco e attendete che smetta di dimenarsi. Circa dieci minuti. Immergetelo in un catino con acqua calda a 60 gradi, spiumatelo, finite il lavoro con la lancia termica, togliete ora le interiora facendo bene attenzione al verde della bile. Apritelo al centro schiacciando leggermente le ali cosi lo potrete meglio cucinare.
Oppure compratelo al supermercato già fatto. Nei cinque giorni precedenti avrete tagliata la legna in pezzi da 60 centimetri con la motosega (circa un quintale). Accendete un bel fuoco lasciate la fiamma viva, ponete il pollo ad una distanza di trenta quaranta centimetri dal fuoco in verticale affinché il grasso scoli fuori Quando il pollo sarà a mezza cottura salatelo, e disponetelo in piano sulla brace viva. Se lo preferite lesso usate direttamente una pentola a pressione, partendo dall'acqua bollente sale grosso odori e un quarto di limone con buccia, tempo di cottura circa mezz'ora. Abbattere, freddate il brodo e sgrassate o manualmente con un canovaccio o con il bianco dell'uovo montato a neve. Con il distillatore preparate ventidue litri d' acqua demineralizzata. Per lavare l'insalata. Oppure recatevi sulla montagna più vicina e lavatelo alla fonte. Senza amuchina che fa schifo. Con un coltello di ceramica tagliate l'insalata a strisce piccoline, oppure compratene una già fatta in busta. Disossate il pollo cotto e con la mannaia (ripulita dal taglio del collo precedente) fate a pezzettini la carne del pollo, aggiungete l'insalata leggermente salata a piacere, realizzate la maionese. Tuorlo dell'uovo, olio e sale un po di culo e monta, se non monta ripetete e ripetete, se non monta scendete al supermercato e compratela in tubetto. Mischiate tutto con un cucchiaio di legno giapponese, di pura acacia sokkudo, o con qualsiasi altro utensile e servite gridando c'è l'ho fatta.

La prossima puntata bucatini alla amatriciana.


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