martedì 2 aprile 2013

Perchè mi innamoro dell'odore sbagliato ?


Perchè mi innamoro dell'odore sbagliato ? 

Ho una fissa particolare per gli odori.
Per questo credo mi sono appassionato al vino e al cibo.



Di cibo perchè è stato l'affetto che mi mancava. Non sono bulimico, ma nella cucina e nella vita reale  fare il pane, il brodo, il sugo, leggere di cucina seriamente sono state le poche attività che ho fatto con gioia e dedizione, che con alterne fortune mi hanno dato gloria e qualche soddisfazione. L'esperienza sensoriale è stata quindi una delle più grandi soddisfazioni della vita. Poter dire l'ho mangiato, grazie anche alla compagnia che avevo attorno è stata la mia fortuna. 


Ho cucinato anche per degli stronzi. Poi col tempo e l'esperienza ho deciso che non chiedevo più agli ospiti cosa volessero mangiare, così le mie amicizie e le pretese a tavola sono scemate. si sono ridotte a quelli come me onnivori e curiosi 

Oggi faccio solo cucina di casa, essenziale, semplice, lineare. Ada Boni è il mio classico.  Le cose sono andate migliorando. 

Parlavo di odori e su quelli torno.

Da bambino salivo nell'ascensore e sapevo esattamente chi c'era stato prima di me la signora del 5 piano e quel profumo di lavanda nei sacchetti, capivo anche dove era andata e probabilmente che cappotto avesse se quello con la pelliccia o quello di lana (con una piccola punta di Naftalina). Il sigaro del notaio che per quanto spento si sentiva ancora, Il cane del terzo piano se era accompagnato da Emiliano o da sua sorella. Quell'odore di dolce degli adolescenti. Mio padre. L'infermiera che andava a curare l'anziana del settimo. 

Mi manca l'odore di mia nonna che era di agrumi e spezie africane dolcissime. 

Un dolce mia nonna sembrava un dolce. 


Posso dire che mi innamoro degli odori con certezza quasi matematica.


Anna Maria sapeva di caldo sensuale e di frutta rossa, di fiori violacei e grano. Roberta di fichi e di sole, di uva moscata acerba e di pepe. Cecilia di pane fresco sudore e salsedine, macaja. Flavia di Barolo liquirizia e tabacco, sale e olio di oliva. Claudia di zenzero e cannella, di zafferano e spezie esotiche. Antonella di cioccolata, di lana al sole e di frutta fresca. 



In realtà è l'idea che abbiamo delle cose che ci fà sembrare tutto semplice. 

Odori, a quali corrispondono scenari ricordi, storie. Storie senza capo ne coda, impossibili e sbagliate, ma non ci si innamora di odore di carta e fotocopiatrici, ne di caserma, nafta e pulizie domestiche. non ci si innamora di acido citrico e coca cola. 


Allora le ricordo così  con dei profumi di pelle abbronzata, o bianca come la luna, more sanguigne, bionde, esotiche con sensualità e sandalo, castane e selvagge, tutte  riottose, tutte un po' stronze e per questo adorabili.  
La pochezza dei profumi che riesco a esprimere non restituisce la loro molteplicità e la loro complessità ma statene certi ogni qualvolta sento questi odori io so di chi sono, so prima di un attimo che mi innamorerò del profumo sbagliato. 
              

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