venerdì 13 maggio 2011

per Jaco

Una sera qualunque in una città qualunque degli Stati Uniti, notte, fa freddo è da poco finito di piovere la giornata non è stata delle migliori per Jaco. E' sporco sono due giorni che non dorme, l'ultima volta che è stato a casa non se lo ricorda, per Jaco non è importante, non ha deciso nulla semplicemente si muove casualmente sulle sue immagini. Al banco del bar siede l'uomo d'aspetto, sciatto, madido e con la barba di due giorni gli occhi arrossati i pensieri affogati nell'alcool della quinta o sesta birra, sporco, odora di fumo, di cipolla cotta e patate fritte, per Jaco cambiare il vestito non ha importanza, i capelli lunghi gli si attaccano al collo sudati, sarà stata la birra.


Entra un tipo, un ragazzo, con l'aspetto di chi vuole essere interessante. Lo riconosce gli si avvicina farà due tre domande, per Jaco non importa basta che offra un'altra birra. Beve e suda, ride alla battuta per compiacere e decide nel mentre di andarsene. Così urta due tre oggetti e lentamente si immette in strada, fuori fa freddo, si sente il rumore dei passi nelle pozze d'acqua, per Jaco non è male dà l'idea di quelle immagini di danzando sotto la pioggia, un po di aria male non fa, cammina verso l'ovunque, si gira in un vicolo, piscia, il sudore continua ma il viso è sollevato pensa a qualcosa di divertente ride fra se e se come l'ubriaco fischietta un brano di Mancini pensa :" ci si potrebbe lavorare su".
Il passo strascicato la lingua gonfia biascica qualcosa ad una prostituta per strada, lei non gli risponde lui è quasi violento lei si divincola e lo strattona, per Jaco non è importante tanto la birra gli fa venire voglia di pisciare al massimo di dormire.
Per Jaco però di dormire non se ne parla, non gli và.
Per Jaco di notte c'è qualcosa di magico nell'aria, la notte gli viene in mente un verso di .... come si chiamava ? … che fa … "come fa ?" … : "intorno a mezzanotte solo un uomo passeggia nel vuoto e il rumore dei suoi pensieri si accorda al tempo del suo respiro ". C'è l'insegna di un bar al neon c'è della gente fuori che vuole entrare sarà un bel posto. Per Jaco un posto vale l'altro, basta un pò di musica e una buona birra.
C'è Il Buttafuori alla porta, è un palestrato ha gli occhi limpidi degli ottusi è stato in Marina anche a Granada n'é fiero e porta al petto la toppa che lo dice agli altri. Certo che non gli piacciono i negri, i froci e le puttane, ma le donne quelle si. L'ottuso, non sa chi era San Pietro, ma ha le chiavi per entrare e anche tutti i dischi di Madonna, vorrebbe comprarsi la moto per portarci la ganza in giro, non gli piace questa città. Los Angeles lì si che potrebbe fare la sua vita aprirsi la sua palestra e diventare ricco. Quella scritta Staff gli spetta di diritto, ma gli sta stretta, lui ha una coscienza del lavoro ma anche altre grandi ambizioni. Solo per un secondo si vedono.

Per Jaco non importa cosa pensa il tipo alla porta, ha abbastanza soldi per comprarsela la palestra, ma i tipi muscolosi non gli hanno mai fatto allegria, vuole solo andare a farsi una birra e se va bene trovare il bagno e rifare la pipì, pensa "chissà dove ho messo le sigarette". Il Buttafuori è di guardia, è ligio fa bene il suo dovere, questi barboni ubriachi vengono solo a fare casino, suo padre era un alcoolizzato, e chi beve non è mai stato nelle sue grazie. Per Jaco non importa un granché del padre, non lo ricorda, quello del ragazzo, forse, non l'ha neppure conosciuto. Il Buttafuori ferma Jaco "ehi, balordo, questo non è posto per te, leva il tuo culo cencioso da qui e vai a farti fottere da qualche altra parte....."

Per Jaco la libertà non è un gioco ma solo un valore tra milioni di altri parametri, e non ricorda di aver fatto nulla di male a Big Jim. "Guarda che ce li ho 21 anni lascia stare e levati di mezzo che mi scappa se non vuoi ti pisci addosso”. L'uomo di guardia ... è poliziotto, giudice e boia, Dio e Patton è stufo di, di, fare soldi litigando con questi barboni, negri e puttane. "Uomo. Ti ho detto che questo posto non è per te, quindi leva il tuo culo da qui e sparisci". Per Jaco è diventato fastidioso ha voglia di entrare, non sa perché ma non è necessario chiederlo, si fa basta. Per Jaco guardare negli occhi vacui del buttafuori è difficile gli sale dallo stomaco un qualcosa di dimenticato un fastidio da ubriachi. "Ma cos'hai sul mio culo che ti piace tanto non sarai mica un frocio". Per Jaco dirlo e pensarlo è stata la stessa cosa ma ci ripensa, era meglio evitare. Lo scimmione ha uno scatto di orgoglio, perde il controllo afferra per il bavero quel sacco di merda sudicio, scende con lui nella via lo colpisce più volte lo spinge gli sferra calci, pugni, un bidone addosso e lo scaraventa tra l'immondizia, urlando. Ecco qua il tuo gay leccaculo dei negri ecco il tuo gay bastardo figlio di puttana … Per Jaco non ha più importanza qualcosa si è rotto e non sente più dolore fastidio o nausea o freddo qualcosa si è rotto solo il silenzio si accorda col suo respiro.

a Jaco Pastorius bassista morto picchiato da un butta fuori.

1 commento:

  1. questa giusto per le Velleità di Niccolo dei Cani ha vinto Enzimi scrittura ed è stata pubblicata nel 1998 ...

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