martedì 17 maggio 2011

Da leccarsi i baffi 1970


Mentre viaggiavo da Buttrio verso Rosazzo e la sua Abbadia, Bartolini, Elio mi spiega che in Friuli si fa davvero un gran bel vino soltanto lungo una serie di colline … La casa bianca è chiusa, adesso, salito il colle giriamo intorno e ci affacciamo un momento al cortiletto deserto e silenzioso: ombra, malinconia , abbandono.

Sento gli avversi numi e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta

non ho conosciuto Don luigi ignoro se la citazione foscoliana si adatti.
Ma l'avversità dei numi, quante volte appunto è segno di nobiltà e di vitalità.
Perciò caro e ignoto maestro prego anch'io nel tuo porto quiete.
Ci rifugiamo nella vicina osteria, alla base della collina che cento passi più in là ...ricomincia a salire vestita anch'essa di vigne. È un posto, forse ancora più bello della stessa abbazia, perchè l'osteria è come un balcone che sporge sul mantello verde di valli e poggi e delle loro dolcissime pieghe: ma la pianura si stende davanti, in fondo s'indovina la luce e l'aria dell'Adriatico, e il vicino promontorio su cui spicca l'Abbazia forma una grande quinta scura per il controluce, dando risalto e straordinaria prospettiva a tutto il paesaggio.
Ci giuda il signor Furlan che ha cascina e vigne poco più sotto, nella stanza dell'osteria ci ha fatto preparare la colazione i doppi vetri alle finestre civiltà mitteleuropea, penso ai venti invernali, come aperitivo bevo per la prima volta nella mia vita la Ribolla (in slavo la rebula), vino bianco di colore paglia con riflessi verdolini, leggerissimo sia nell'alcool sia di corpo, un po acidulo senza pretese, ma di vino che prorpio per questo, a volte può tornare gradevole: era noto con altri nomi, Rainfald, Rabiola. Ricordo il menù, copioso e gagliardo, prosciutto goulash con patate, polenta fagiano del posto, insalata di radicchioe fagioli, formaggi di latteria. Oltre la ribolla ricordo il Tocai, la Malvasia, i Merlot. Ma ricordo tutto questo confusamente perchè la bottiglia di Picolit che il signor Furlan ci offre, cancella sovrana, ogni altra sensazione. …
Mario Soldati
Da leccarsi i baffi 1970

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