martedì 1 luglio 2014

Fuori non c'è nessuno.

Agosto. è arrivato il tempo di migrare
per me è il momento migliore dell'anno.  

La casa appare vuota, si è staccato il frigo e asciugato il pavimento, messe vie le cose preziose e coperto con le lenzuola bianche i pochi mobili importanti. 

Non resta che mettere lo spazzolino da denti in valigia e prendere la bottiglia di acqua dalla ghiacciaia. 

Quasi pronti  

E' il momento di scegliere il libro  da mettere in valigia. 







E' una scelta importante fatidica, il libro rimarrà, sarà lasciato, nella casa al mare e non lo rivedrò più, per due tre anni chissà quanto. 
Io non vado spesso in vacanza. 

Ma quel compagno di emozioni indicherà un passaggio, uno qualunque si legherà a te come un'emozione incredibile e fulminante, o devastante e triste rabbiosa. Sono tante le sensazioni che può darti un libro. La scelta è complessa una novità o un libro a cui sei legato. Li porterei tutti, anche quelli non miei ma non è sano, non si fa. Posso  portarne uno al massimo due, e sono andato a cercarli più volte, nei mercatini tra i banchi di piazza Esedra o a 
Porta portese, ovunque, e non l'ho trovato io è lui che trova me. 
Ma la questione è questa : come lo scegli il libro da portare ? 

Posso dire : alcuni mi hanno deluso e profondamente altri invece aprono luoghi della mente che non sapevo di avere. 
Un libro in fondo è questo farsi portare in un viaggio nel viaggio. 


"Il caffè è un brusio di voci …. voci si levano si confondono le si sente alle proprie spalle avviandosi in fondo alla sala. Non è male riempire i fogli sotto le maschere che ridacchiano tra l'indifferenza della gente seduta intorno. Quel bonario disinteresse corregge il delirio di onnipotenza latente della scrittura che pretende di sistemare su pezzi di carta e di sdottorare sulla vita e sulla morte. Cosi la penna s'intinge volente o nolente in un inchiostro temperato con umiltà e ironia".



"La paura bussa alla porta. La fede va ad aprire. Fuori non c'è nessuno".

"Scrivere significa sapere di non essere nella Terra Promessa e di non potervi arrivare mai ma continuare tenacemente il cammino nella sua direzione, attraverso i deserto. Seduti al caffè si è in viaggio come in treno, non si può apporre a nulla una vanitosa impronta personale, non si è nessuno".

Claudio Magris - Microcosmi

Cosa aspettarsi da un buon libro ?.  

Emozioni, come quando li hai goduti tanto da perderci il sonno, o di quando sognavi di fare l'astronauta. 

Da parte mia non c'è una giustificazione al lasciarsi andare coi ricordi, o raccontare bevute colossali,o un tuffo nel grano. piuttosto mi chiedo cosa può interessare ?  La Trasformazione del personaggio, il cosa è successo, da quando ha lasciato gli amici a bere al bar, seguendo quello sguardo carico di promesse e odore di sandalo. A quando dieci anni dopo lo vedi con due bambini a Villa Ada al concerto dei Cani. O di come sei riuscito a capire l'armonia di un giorno di sole.
Sono tutte grandi emozioni, se raccontate bene, trasformare le emozioni in immagini in qualcosa di piacevole, fluido, chiaro 
Come se il filo dei pensieri non fosse etereo, inconsistente, frammentato.
Chi si nutre di storie, chi scrive per mestiere o per amore, è un bambino, deve lasciare che il flusso dei pensieri affoghi la tua parte critica razionale e portarti all'empatia, alla voglia di dare al racconto la forma del pensiero di chi ti sta leggendo.   


E se un racconto, una sceneggiatura, un Hiaku, un libro è buono Basta sedersi ed ascoltare

io amo Magris o Forster Wallace quando di un argomento ne prendono la concretezza e la trasformano in emozioni universali.

Dal mio punto di vista si legge e si scrive per farsi portare in un luogo della mente ancora non conosciuto. e nel viaggio questa cosa si amplia si trasforma perché viaggiando si aprono i pensieri alla scoperta alla caccia di emozioni al diverso all'esotico. 



Scegliere il libro sarà la cosa più bella della vacanza,  una cosa lunga quanto scegliere di rimanere a casa a leggerlo. 

eccovi la domanda 
Sto facendo la valigia quale libro devo portare ? 



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