giovedì 4 aprile 2013

il monologo di Matteo in Agosto


            In fondo un uomo non è poi tanto brutto! E dire che come uomo non sono una bellezza. Credimi, Daisy! Non farai anche tu questa pazzia! Torna indietro, Daisy! Non hai mangiato... Daisy, non lasciarmi! Me lo avevi promesso! Daisy! Daisy!... 

            Se n'è andata così, senza una parola...

            Non è il modo di fare! E adesso sono proprio solo. Ma non mi arrendo! Capito? Non mi arrendo! (guarda la testa di rinoceronte) . Non vi seguirò mai, non vi capisco! Resterò quello che sono...un essere umano. Un essere umano! Povera bambina abbandonata in questo mondo di mostri! Nessuno può aiutarmi a ritrovarla, nessuno, perché non c'è più nessuno! Nuovi barriti, corse sfrenate, nuvole di polvere. Non voglio sentirli Non c'è altra che tentare di convincerli... già, ma convincerli di che?

            E queste metamorfosi, saranno reversibili? Eh? Saranno reversibili? Per convincerli, bisognerebbe parlare con loro... 
            Ma per parlare, dovrei imparare la loro lingua... O forse loro impareranno la mia?... che lingua parlo, io? Qual è in realtà la mia lingua? È italiano, questo? Che cos'è poi l'italiano? Possiamo anche chiamarlo italiano, se vogliamo, tanto nessuno può contraddirmi: sono solo a parlare. E se, come diceva Daisy, fossero proprio loro ad aver ragione? Eppure un uomo non è brutto, un uomo non è brutto! Chissà mai a che cosa assomiglio... Fotografie! Ma chi sono tutti questi tipi?!
           No, non sono bello, non sono per niente bello! Sono loro che sono belli! Avevo torto! Ah, vorrei essere come loro!
           Non ho niente in testa, neanche un corno! Com'è brutta la mia fronte così piatta, liscia... ci vorrebbero un corno o due, così anche i miei tratti risalterebbero meglio...
            Chissà, forse spunteranno, e allora non mi sentirò più così umiliato, potrò andare a raggiungerli... Ma no... le corna non spuntano... Le mie mani sono sudate... che schifo! Chissà se diventeranno grosse, rugose... Ho la pelle tutta flaccida. Questo corpo così bianco e peloso! 


          Come vorrei avere una pelle ruvida, e quel magnifico colore verde scuro... come vorrei avere un nudo decente, senza peli, come il loro! (Ascolta i barriti) Il loro canto è attraente, forse un po' rauco, ma certo attraente! Se potessi anch'io cantare così! (Cerca di imitarli) Aah! aah! Brr! Brr! No, non è così! Proviamo più forte! Aah! aah! Brr! No, non è così! Non riesco a barrire! Urlo  soltanto! Aah! aah! Brr!... ma gli urli non sono barriti! 

            
            Come mi sento in colpa! Avrei dovuto seguirli quand'ero ancora in tempo! Troppo tardi, adesso! È finita, sono un mostro! Sono un mostro! Non diventerò mai più un rinoceronte, mai, mai, mai! Non posso più cambiare. Vorrei, ma non posso, non posso! E non posso più sopportarmi, mi faccio schifo, ho vergogna di me stesso! Come sono brutto!

Guai a colui che vuole conservare la sua originalità!

           

            E allora, tanto peggio! Mi difenderò contro tutti! La mia carabina, la mia carabina! Sono l'ultimo uomo, e lo resterò fino alla fine! Io non mi arrendo!  
            Non mi arrendo!

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