sabato 30 agosto 2014

Gelato all'Aglio e Fernet Branca


Questo è uno spunto su come evitare di andare a cena una seconda volta se invitati e restii a partecipare perchè in trappola, per convenzione o precedenti promesse vi consiglio di preparare questo dolce... gelato 


Ingredienti


15 Grossi spicchi d'aglio
150 Gr di zucchero granulato
04    cucchiai di panna liquida fredda
01    bicchiere di Fernet Branca

Preparazione 

Mettete l'aglio e lo zucchero nel frullatore e versateci sopra quanto rimane di una bottiglia di Fernet Branca con l'etichetta macchiata di vernice.Ciò darà come risultato un curioso composto color Iodex, linimento a base di estratto d'alghe che i lettori più anziani ricorderanno come rimedio che i compagni di scuola sportivi avevano l'abitudine di spalmarsi sui muscoli indolenziti. 
Sbattete la panna, ma solo fino a quando comincia a montare. Poi mescolatela con la poltiglia di Iodex. Assumerà un'appetitosa sfumatura tanè, mentre la pungente fragranza all'aglio vi farà venire le lacrime agli occhi. 

Eccellente.

Mettete il tutto in una caraffa e lasciatelo riposare in frigidaire per un'ora. Poi trasferitelo nella gelatiera e procedete come di consueto. Se andate a cena da qualcuno - di cui sareste lieti di apprendere la morte nel corso della giornata - togliete il gelato dalla gelatiera al momento di uscire di casa. Avrà la consistenza di un mattone, ma per le dieci di sera si sarà ammorbidito abbastanza da fare la sua bella figura come dessert. Se, dopo, lei vi invita ancora, il vostro problema è molto più grosso di quanto pensavate. 

Ah, ci sta benissimo anche una spolverata di finocchio per guarnire il tutto...



Sembra che le cose si stiano mettendo bene. 



Sono passati due giorni dalla nostra cena e ancora nessun segno di Marta.
Lo considero un trionfo culinario: l'uso ingegnoso del cibo come arma d'attacco. Il gelato all'aglio e Fernet Branca non sarà forse molto raffinato, ma è molto efficace e ho la sensazione, avendovi dato la ricetta, di avervi messo in mano la versione pacifista della famosa 44 Magnum di Clint Eastwood. "Fammi onore, Marta" devo aver detto, e con mia grande sorpresa lei mi ha onorato prendendone tre massicce porzioni. Se fossi un bravo vicino, a quest'ora sarei già stato da lei per assicurarmi che sia ancora viva, ma non lo sono, quindi non l'ho fatto...

James Hamilton-Paterson, Cucinare col Fernet Branca,

Roma, Edizioni E/o, 2006

domenica 17 agosto 2014

chat notturne appunti per argomenti astratti.e donne che soffrono.


Ho chiamato un pony exspress gli ho spedito la sua roba, preservativi 

compresi. prima a casa li ho bucati 

tutti. (cit).




Ho trovato sorrisi e cuore nella spazzatura. Che in fondo la vita non è cosa fai, non è cosa porti o cosa possiedi, li non si nasconde la felicità.Io almeno non l'ho trovata. "Cosa vuoi ?"  

Desidero Il suo abbraccio. Giocare a pallone con Nicolino. Scopare la mattina presto e farmi graffiare la schiena.  Fare il sapone con l'olio di oliva.  Raccontare storie. 


"Non è tanto" . 




"La qualità... sappiamo cos'è eppure non lo sappiamo. Questo è contraddittorio.
Alcune cose sono meglio di altre cioè hanno più qualità. Ma quando provi a dire in che cosa consiste la qualità astraendo dalle cose che la posseggono, paff, le parole ti sfuggono di mano. Ma se nessuno sa cos'è, ai fini pratici non esiste per niente. Invece esiste eccome. 
in cosa consiste il «meglio»?...

L'arte è l'amore del bello assoluto. un artista non può non amare le cose belle è più forte di lui/lei. Purtroppo sovente quelli che si autodefiniscono artisti, o che vengono considerati tali,  spesso identificano i mezzi che usano o la tecnica con l'arte.



Amare un artista significa amare chi dona la sua anima al bello e al fare, e 
nel esprimere compie quella che Piersig chiama la Qualità. 

Ci si innamora di persone così che svelano col cuore quello che noi abbiamo soffuso,recondito, e ci arricchiscono in quanto ci amano.
Lo dimostrano ogni volta che condividono le loro emozioni.
Te ne innamorerai ancora se sei sensibile.



Sei dislessico? non è una presa in giro ogni tanto inverti le sillabe, mi fai ubriacare 

Ps. piacione sciatto flemmatico dislessico amante sciampiste dark tatuate
piacione sciatto flemmatico dislessico amante sciampiste dark tatuate ? Lo dovrei mettere nel profilo alla voce interessi :


l'ennesimo : Io sui cazzi degli altri so' un fenomeno
mi chiamano il Barthezzaghi del cazzeggio

prrrrr

ho un master in cose assolutamente inutili

prrrrr

lo so, li rilascio io

si ed eri stata un po duretta al test finale

sono esigente, ma di buon quore
vabbè vado a dormi' domani giornatona

  • esattamente ciò che penso. 
    Ritengo che l'Impero Romano sopravviva, e che oggi ri voglia il mondo conosciuto, come allora, con le stesse strategie e gli stessi metodi, solo i mezzi più moderni.
  • Sembra di sentire Curzio Malaparte
  • Poi la storia del travestitismo di questo potere la possiamo seguire, volendo, così come ha tradotto in un dialogo simile al "Rissho Ankoku Ron" del Daishonin, in questo bell'articolo, passo per passo.
  • abbasso il cappello e cedo alle ninne
  • Ma, sai a pochi piace ancora studiare, poi fermarsi a riflettere, collegare i fatti e ricavarne delle coerenti e logiche conclusioni
  • Hai citatato la chiunque
  • Notte, Daniele.
  • Eh 
  • Mica tutti leggono tutto quello che trovano  poi si rischia di capire cose ...
  • Daniele de Sanctis

domenica 10 agosto 2014

Notte di San Lorenzo redux

La notte di San Lorenzo
A Roma non si vedono stelle 1
Ve ne potete accorgere arrivando di sera al casello dell'autostrada, superata la pompa di benzina sulla salita della collina di Settebagni quando vi compare la rocca di Fidene e le luci della città. Potreste osservare una specie di aurora boreale con lame di luci gialle, viola, rosso che si muovono dentro una nube di smog. Salendo cambiano colore: passando dal rosso Carminio al nero cupo. Anche l'odore, la densità dell'aria cambia e diventa calda. Roma vista da noi che veniamo dalla campagna, citando Paolo Conte, ti avvolge in un abbraccio appiccicaticcio e dolce.

Nel 2012 abitavo a via delle Vigne nuove Montesacro, in un palazzo di sei piani, in un appartamento di un amico. È a due kilometri dal GRA. Ero solo, temporaneo in quell'Agosto torrido. Poca la compagnia in genere, conoscevo solo la vicina di casa, cinquantina, del medesimo pianerottolo. La sera mi invitava a ballare il tango. Andammo al cinema un paio di volte, vestiva sempre di nero. Lei lo trovata elegante.
La Notte di San Lorenzo, alle due di notte, mentre stavo affacciato al balcone, fumando l'ennesima sigaretta. Cercavo inutilmente di vedere, tra i lampioni, le stelle cadenti sopra il prato della Bufalotta. Sono anni che cerco di esprimere un desiderio. Sempre uno, ma i desideri non si possono avverare a Roma, non si vedono le stelle, figurarsi quelle cadenti.
Poi dal nulla un bagliore rischiara la notte. Segue un boato sordo, e un urlo agghiacciante. Per un attimo trema tutto. Di nuovo il silenzio. Rumori di passi.
La città si risveglia, qualcuno grida, altri aprono porte. Squillano telefoni, un bambino piange per lo spavento. Qualcuno scende in strada. Luci accese ovunque. Nell'androne - ponte sotto la mia scala arrivano le volanti, entrano, poliziotti corrono, inseguono qualcuno ?!!. Con i fari illuminano a giorno. “Si, cercano qualcuno”.
Una volpe femmina con la coda macchiata dal grasso delle auto, che chissà come ha fatto la tana proprio tra i palazzoni e i centri commerciali in costruzione, spaventata da tante attenzioni, gira in tondo. Forse vorrà distrarre l’uomo dai i suoi cuccioli ?.
Io non lo so. Ci penserò domani. “Buonanotte. Notte a te, mia piccola spaventata volpe che mi fai compagnia”. Anche tu, sembri una fuori posto.



1 Unkle_ Nocturnal  


mercoledì 23 luglio 2014

Paul Bocuse a casa mia VI : il boom economico e il cibo di massa

Arriviamo cosi con velocità al secolo breve
Dal 1900 produrre cibo distribuirlo e venderlo raggiunge un livello precedentemente mai pensato. Si passa in brevissimo tempo da cibo e agricoltura di sopravvivenza a cibo scelto, da latifondo e servi della gleba a proprietari mezzadri, fattori. Nascono teorie e consumi del cibo. 


Per i primi 50 anni del secolo, dalla "belle epoque", dove solo una ristretta cerchia di borghesi e nobili poteva permettersi il cibo, con l'industrializzazione delle colture e la diffusione delle produzioni a livello mondiale porta uno sviluppo enorme di stabilità e ricchezza. Ora il problema sembra essere lo sviluppo demografico. Fino ad allora si è patita la Fame, ma dopo il quarantacinque grandi eventi di massa rivoluzioni e sviluppo industriale creano un nuovo ceto sociale i colletti bianchi, e i commercianti di vicinato, una nuova classe media. Questa lentamente soddisfatti i principi basilari inizierà a pretendere, scimmiottando le classi di potere, una buona dose di beni di consumo.  Con una maggiore offerta di lavoro e l'avvento di mezzi produttivi e di comunicazione, il popolo tenterà di affrancarsi dal lavoro e dalla carenza di cibo, dando una spinta alla crescita globale. Viene  cosi a modificarsi cambiare anche il potere, i grandi stati si disgregheranno, arrivando ad una deformazione sociale del potere in mano alle elitès che si disgregano fino a creare una classe nuova i Boiardi e di piccolo borghese, uno stato economico che vede con la nascita della massificazione del consumo, accrescere il suo potere economico, e quindi di scelta e consumo. 



Sappiamo che comunque abbiamo bisogno di cibo, per vivere.
Ecco che nasce la culinaria, e si sviluppano tecniche di distribuzione conservazione e consumo del cibo che diventa bello, salubre, e commestibile, democratico disponibile per tutti. Lavoro diventa possibilità di crescita e di benessere. Iniziano a essere debellate malattie legate al consumo di monocolture quali la pellagra, gotta,  tifo, colera, salmonellosi, si sviluppano altre malattie allergiche, o da intossicazione, da carenza di profilassi, come il botulino o l'epatite alimentare, l'obesità. Lo scambio estremo porta anche a effetti collaterali inaspettati come l'apparire di batteri e virus nuovi, o specie animali in luoghi dove questi non erano presenti prima, o l'estinzione di altre specie animali per un consumo smodato e incontrollato, o per sopraffazione di altri animali. Si organizzano enti di scambio come il WTO, o di controllo nazionali ministero della salute o internazionali, si tracciano nuovi accordi, mondiali e tra blocchi di paesi, insomma non è questa la sede adatta ma più o meno sapete di cosa sto parlando.




Con La conquista del freddo", ossia l'invenzione della macchina frigorifera, avvenuta e brevettata  nel 1851 dall'americano John Gorrie  trasforma radicalmente il  piano alimentare. Vennero gradualmente a superarsi e trasformarsi tutte le tecniche tradizionali di conservazione (per salagione, per essiccazione, liofilizzazione) la cui comune caratteristica era quella di alterare le qualità nutrizionali e organolettiche degli alimenti. si arriva al sottovuoto alla crio genesi, all'abbattimento, alla pastorizzazione etc. 
tutte tecniche nuove e dai complessi metodi. 
Con la conquista del freddo e con quella della cucina a gas per la cottura, si riusce a trasportare, conservare per lunghi periodi mantenendo caratteristiche simili a quelle originali. Prodotti mai visti prima arrivano nelle case non solo dei signori ma anche del popolo. Quando questo diventerà di massa alla fine degli anni '60 un frigidaire da tenere a casa ogni massaia sarà regina e ogni lavoratore un re.   La Cucina è il modo sia di conservare al meglio sia di rendere edibile un cibo.  Ora che la conservazione, la cottura vengono a modificarsi grazie agli elettrodomestici nascono nuove esigenze: fare le ricette semplici e variare la dieta, nascono nuovi incroci possibili e nuove opportunità.
Quello che si era manifestato già in Sicilia durante il medioevo i tre mondi che si incontrano si ripete ma in tutto il pianeta. E' il villaggio globale, o per meglio dire nella massificazione dei consumi è piuttosto la globalizzazione. Nasce così l'esigenza  contrapposta tra chi vuole salvare il localistico, il km0, slowfood, i vegani, i vegetariani, i restauratori delle buone usanze di una volta, i localismi; e chi invece cerca di sviluppare al meglio, soprattutto per fini economici e di profitto, le opportunità della tecnologia e della scienza: O.G.M., Industrie alimentari e conserviere, la chimica, serre ad alta concentrazione, coltivazioni di varia natura, nuovi ibridi, lotta crittogamica, e profilassi. Le conseguenze di una o dell'altra scuola cozzano spesso con l aspetto pratico e la realtà degli attori che hanno la volontà di ricavare profitto. Ecco dunque l'istituzione di enti e le mode di marketing che certo non aiutano a usare una logica realistica del buono del giusto o del pulito.
Nascono tendenze in cucina come la Fusion o la cucina molecolare, il crudo, il cotto variano aspetti ed esigenze, e mentre alcuni cercano di combattere la piaga della fame altri si arricchiscono, altri abbandonano le campagne perché non più adatte alla loro sopravvivenza. la società dei consumi si interroga sulla comunicazione sul social sulla utili e sulla giustizia, sulla necessità di fare green economy e sostenibilità. il cibo oramai modificato nel suo aspetto gusto sapore tossicità vive un momento si sano squilibrio tra il necessario e il superfluo, perdendo identità la sua caratteristica di necessario, diventando bene assoluto. lo Junk food porta individui alla auto distruzione causando malattie come diabete e obesità che fino a 100 anni prima erano privilegio di pochi se non di alcuni. è un rovescio della medaglia ora i ricchi pretendono il cibo dei poveri, dando in cambio un cibo massificato a basso costo con alto profitto. 

il prossimo argomento
le scuole moderne di cucina ... pro e contro.