giovedì 10 novembre 2011

Ho sentito un profumo …


era di mare di mia nonna e di casa … mi ha fatto pensare a un piccolo porticciolo, a Rumiz al vento di terra a pinete a case in pietra e a una casa, non è una grande casa, non è neanche la mia, non ci sono mai stato. È stato un profumo in un giorno buio come sono tanti tra smog e operai del gas, tra gente che racconta scemenze e telefonate attese e mai arrivate. Torquemada addio, lasciati andare non capirà Torquemada non ti vuole ascoltare, lasciati andare. Dove sei? Chi sei? Che fai? Forse è perchè ho avuto una settimana terribile, forse è il sonno, la bulimia di un buon odore, forse è la settimana di raffreddore, l'acqua – tanta - che ho preso ieri, la terribile sensazione di essere quasi un morto, che non mi fa scrivere, forse sono le scommesse che non ho mai vinto, ma una casa che non posso avere perchè non è la mia. Un profumo che mi fa pensare a mio figlio e a che diavolo di odori sentirà lui domani. Odori che mi piacciono perchè mi mostrano una casa. Una casa piccola, sporca, con gli “scuri” chiusi e con le battute rammendate, il legno morso dalla salsedine, so dov'è so cos'è, ha i materassi di mais, la polvere degli anni, non l'abita nessuno da anni. Ma sono certo di sapere com'è fatta. Apro gli occhi sono davanti ad un bar, sto pensando a come mi sveglierò domani mattina alle sei, sudato e sempre in ritardo, eppure non è un sogno, lo vedo e mi piace. Io Odoro e Adoro quel posto. So dov'è, non potrò andarci mai, ne se riuscissi ad andare non potrei viverci, è un posto di grandi marinai e di vecchie signore che attendono pazienti chi non ritorna, è un isola incantata per quanto gli slavi la chiamino “l'isola dei Grifoni”. È una casa al centro di due isole, dove un antiquario mi chiese un a cifra spropositata per un orologio che non ho. Non ho una casa, non ho neanche più il figlio, non ho l'orologio, ne saprei dirti di che cosa sa quest'odore. 
Il tempo passa ed è stato feroce, passa se ne frega e affievolisce anche l'emozione, uccide la passione, cancella le promesse...  
ti prego fammelo sentire ancora...” non c'è ritorno, non la vedo, non la sento più. 
Mi parla, dice che l'ha fatto fare da tizio e dalla sorella, che lo usa da anni, ed una composizione di … ma non è più la stessa cosa, è un profumo in fondo.
Ma la casa c'è, l'ho vista
Scusa devo andare.           

Nessun commento:

Posta un commento