La
notte di San Lorenzo
A
Roma non si vedono stelle 1.
Ve ne potete accorgere arrivando di sera al casello dell'autostrada,
superata la pompa di benzina sulla salita della collina di Settebagni
quando vi compare la rocca di Fidene e le luci della città. Potreste
osservare una specie di aurora boreale con lame di luci gialle,
viola, rosso che si muovono dentro una nube di smog. Salendo
cambiano colore: passando dal rosso Carminio al nero cupo. Anche
l'odore, la densità dell'aria cambia e diventa calda. Roma vista da
noi che veniamo dalla campagna, citando Paolo Conte, ti avvolge in un
abbraccio appiccicaticcio e dolce.
Nel 2012 abitavo a via
delle Vigne nuove Montesacro, in un palazzo di sei piani, in un
appartamento di un amico. È a due kilometri dal GRA. Ero solo,
temporaneo in quell'Agosto torrido. Poca la compagnia in genere,
conoscevo solo la vicina di casa, cinquantina, del medesimo
pianerottolo. La sera mi invitava a ballare il tango. Andammo al
cinema un paio di volte, vestiva sempre di nero. Lei lo trovata
elegante.
La
Notte di San Lorenzo,
alle due di notte, mentre stavo affacciato al balcone, fumando
l'ennesima sigaretta. Cercavo inutilmente di vedere, tra i lampioni,
le stelle cadenti sopra il prato della Bufalotta. Sono anni che cerco
di esprimere un desiderio. Sempre uno, ma i desideri non si possono
avverare a Roma, non si vedono le stelle, figurarsi quelle cadenti.
Poi dal nulla un
bagliore rischiara la notte. Segue un boato sordo, e un urlo
agghiacciante. Per un attimo trema tutto. Di nuovo il silenzio.
Rumori di passi.
La città si risveglia,
qualcuno grida, altri aprono porte. Squillano telefoni, un bambino
piange per lo spavento. Qualcuno scende in strada. Luci accese
ovunque. Nell'androne - ponte sotto la mia scala arrivano le volanti,
entrano, poliziotti corrono, inseguono qualcuno ?!!. Con i fari
illuminano a giorno. “Si, cercano qualcuno”.
Una volpe femmina con
la coda macchiata dal grasso delle auto, che chissà come ha fatto la
tana proprio tra i palazzoni e i centri commerciali in costruzione,
spaventata da tante attenzioni, gira in tondo. Forse vorrà distrarre
l’uomo dai i suoi cuccioli ?.
Io non lo so. Ci
penserò domani. “Buonanotte. Notte a te, mia piccola spaventata
volpe che mi fai compagnia”. Anche tu, sembri una fuori posto.
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