Criteri
per una narrativa web nel nuovo millennio
piccole regole di base riprese da Italo Calvino
La LEGGEREZZA:
La sottrazione del peso. La
rappresentazione della realtà comprende la pesantezza dei problemi e
dei conflitti, la natura umana e il suo dolore. Togliere peso vuol
dire cercare di raccontare i nodi essenziali di una realtà non
caricando di concetti, opacità, ma lasciando la narrazione libera di
scorrere. Insistere sulla capacità delle immagini di far galleggiare
e decollare i significati della storia, vedi stacchi musicali con
immagini metaforiche, analogie, Sintetizza così Italo Calvino:
Alleggerimento del linguaggio – i
significati vanno in un sistema di segni che hanno rarefazione,
inconsistenza. Descrivere un ragionamento o una psicologia usando
elementi sottili e impercettibili o descrizioni che abbiano elementi
di astrazione.
Usare immagini di leggerezza che
abbiano valore simbolico, Cavalcanti che volteggia sulla sua tomba,
Don Chisciotte che infilza le pale del mulino e viene lanciato in
aria…
RAPIDITA’:
il
valore che si determina quando – identificato il protagonista e
l’obiettivo della sua azione – si riesca a condensare lo sviluppo
nei pochi punti essenziali: come punti collegati da una retta che
salta a zig zag lo scorrere del tempo.
Sappiamo che la fruizione sul web è
breve e dipendente anche da parametri tecnici instabili. Soprattutto
sappiamo che c’è una maniera di narrare, come nelle fiabe e nelle
short stories, che usa il tempo per ottenere con la massima economia,
il raggiungimento del suo obiettivo espressivo e/o di comunicazione.
Certo la relatività del tempo ha un’efficacia narrativa quando una
successione di avvenimenti si rispondono (e si collegano tra di loro)
come le rime in una poesia.
ESATEZZA:
La piuma che pesa le anime, in un
video si fonda su 3 elementi:
Un disegno del filmato ben definito
(la suddivisione in tre parti di una storia, piuttosto che il
rapporto causa-effeto in una news, ecc.) e ben calcolato (proporzione
tra le parti, ecc.).
Immagini visivi nitide, incisive,
memorabili, “icastico”. Queste immagini devono sviluppare un
linguaggio preciso come lessico e rendere le sfumature e i doppi
sensi dell’obiettivo di comunicazione. I dati e le informazioni
contenute devono essere verificate (su più di una fonte) e
presentate con precisione (senza arrotondamenti e nemmeno
presentandone in eccedenza: solo quelle essenziali).
L’aspetto fondamentale qui è
evitare le immagini generiche, la metrica casuale, di tanta
produzione che affolla la rete: ogni segno deve avere una sua
importanza estetica, una sua necessità di forma e di contenuto;
cercando la ricchezza di significati, proprio quelli che la vita, con
il multiforme e insignificante rumore di fondo, sembra spesso negare.
VISIBILITA’:
LA
POTENZA EVOCATIVA dell’immaginazione è stata spesso trascurata nei
linguaggi della TV, che nasceva come una radio illustrata, con un
ruolo meramente didascalico delle immagini. Nel nuovo millennio le
immagini – e le icone – devono, e possono evocare i messaggi con
maggior forza; insomma devono essere elaborati precedentemente ai
testi.
Dobbiamo raccogliere una serie di
immagini che per analogia, o conflitto, si dispongano sull’argomento,
poi organizzarle nella struttura della storia. Per imparare a pensare
per immagini dobbiamo superare l’indistinto rumore di fondo e
trovare la sintesi dell’immagine “icastica”, sapendo che
selezionare la realtà è il succo etico del nostro mestiere, ed è
anche il più diretto parametro di confronto con la nostra storia e
identità.
MOLTEPLICITA’:
Perché
oggi è così importante la connessione di ogni opera con le altre?
nella rete non è tanto il segno o il messaggio l’elemento che
genera supremazia, ma il motore di ricerca. Le nostre opere devono
tenerne conto, nel senso che in pochi segni dobbiamo sempre
ricordarci di essere enciclopedici, riepilogativi, connettivi tra
persone luoghi e fatti che ormai riguardano tutto il mondo: insomma
globali. Diamo una particolare attenzione agli stili che usiamo, alti
e bassi, raffinati e volgari, usiamoli per creare nuove associazioni
e nuove attivazioni del significato.
Poi
c’è un secondo piano sul quale ragionare: quello editoriale,
quello del mercato e del posizionamento che deve raggiungere il
nostro lavoro. l’essere parte di una produzione – di una serie,
è sicuramente un valore aggiunto, crea riconoscibilità e
fidelizzazione sia nel commerciale che nel libero spazio dei prodotti
video; ci aiuterà a posizionare le proposte per il mercato del
prossimo millennio.
mentre si scrive tutto ciò mi piacerebbe avere confronti sul tema pertanto mandate commenti sono ben graditi.